Kodak Six-16 Brownie Junior

Il modello Six-16 Brownie Junior posto sul mercato dalla Kodak  a partire dal febbraio 1934 (rimarrà in produzione fino al 1942) rientrava nella strategia commerciale dell’azienda, orientata a offrire macchine fotografiche molto semplici da usare – “punta e scatta” – adatte a chiunque; tale strategia sfruttava anche la leva “prezzo”, inizialmente fissato in appena 2,25 $.

La principale caratteristica di questo modello, e dell’analogo modello Six-20, è il frontale in metallo decorato in stile Art Déco. Si dice che tale scelta estetica sia stata assunta nell’ottica generale del mercato di offrire prodotti che, in vario modo, potessero contribuire ad assecondare il desiderio “americano” di lasciarsi alle spalle le difficoltà e le avversità prodotte dalla “grande crisi” del ’29.

Priva di qualunque strumento di regolazione, la macchina, che monta una semplice lente a menisco, è predisposta per una pellicola nel formato 616. Ciò permette di ottenere negativi che si prestano molto bene a realizzare stampe per contatto nel formato 2 1/2 x 4 1/4″, corrispondenti a 6,35 x 10,80 cm ca.

Eastman Kodak Kodex n° 2 Mod. B

La Kodex N° 2 Mod. B fu prodotta dalla Eastman Kodak Co. nello stabilimento di Rochester, nello Stato di New York, intorno alla metà degli anni ’20.

Eastman Kodak Kodex N° 2 Mod. B

La macchina è predisposta per pellicola formato 120.

Monta un obiettivo con lente a menisco Achromatic.
Diaframmi da  f:6.3 a 32.
Tempi: 1/25, 1/50, e pose B e T.

Una curiosità: celebre è lo slogan con cui George Eastman, il fondatore dell’omonima azienda, lanciò sul mercato americano le prime macchine fotografiche che produceva: “You press the button, We do the rest” (“Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto“). Tale slogan era giustificato dal fatto che la prime macchine prodotte dovevano essere spedite alla Kodak per lo sviluppo della pellicola, la stampa delle foto, e la ricarica con una nuova pellicola.
Quando poi iniziarono a essere commercializzate pellicole dotate di carta di protezione, i servizi finalizzati ai processi di sviluppo e stampa furono offerti da professionisti privati; e, curiosità nella curiosità, spesso di tali servizi si occupavano, direttamente o come tramite, le farmacie.